venerdì 4 marzo 2011

Il lavoro del geologo libero professionista - Geotermia a bassa entalpia

Le energie alternative negli ultimi anni hanno subito un notevole impulso nella loro diffusione e tutti gli esperti prevedono un rapido successo di queste tecnologie in generale. L'energia geotermica è tra quelle, se possiamo dirlo, meno conosciute e sfruttate nel nostro paese. Prima di parlare del ruolo del geologo in questo settore è doveroso introdurre brevemente l'argomento, tanto per capire di che cosa stiamo parlando. La geotermia a bassa entalpia consiste essenzialmente nel fare il modo di scambiare del calore tra la superficie e la terra ad una certa profondità, la cui temperatura aumenta in maniera pressochè costante all'aumentare della profondità (che aumenta di circa 3°C ogni 100m mediamente anche se non è uguale dovunque e quindi dipende dalle condizioni locali). Uno dei maggiori vantaggi che si ha quando si cerca di scambiare calore con le profondità terrestri è, come si capisce dalla figura, che la temperatura nel sottosuolo si mantiene costante indipendentemente dalla potenza dell'irraggiamento solare. Il campo di applicazione principale di questa tecnologia è per il riscaldamento e il condizionamento degli edifici.



Questo processo avviene mediante un circuito di tubi ad U nei quali circola un fluido appositamente creato per massimizzare lo scambio di calore con il terreno, in un numero e raggiungenti una profondità che dipende dalle necessità dell'edificio da servire. Il circuito riscaldante/raffreddante non si basa unicamente su questo principio, anche perchè il calore ottenuto (in inverno) e ceduto (d'estate) non sarebbe sufficiente, ma si completa con l'istallazione di una pompa di calore. Questo dispositivo è in grado di trasferire del calore utilizzando principalmente energia elettrica, perciò grazie a questo si riesce a raffreddare o riscaldare l'acqua alla temperatura ideale per servire l'edificio.
Il ruolo del geologo in tutto questo sistema è determinante per la sua efficienza e funzionalità, infatti il ruolo più importante che ricopre è quello, all'interno della progettazione, di occuparsi del dimensionamento. In pratica occuparsi di questo significa scegliere il numero e la profondità delle perforazioni da eseguire (questo nel caso si sia optato per il sistema a sonde verticali). Questa fase della progettazione è cruciale per l'efficienza e i costi di gestione dell'impianto, in quanto se le sonde sono sotto-dimensionate (caso più frequente visto che concorrono per la maggior parte al costo totale dell'impianto) servirà una pompa di calore più potente, che costerà logicamente di più sia ad acquistarla che poi in termini di energia elettrica consumata.
Un sistema di riscaldamento/raffreddamento di questo tipo, se abbinato ad edifici a bassa dispersione di calore (classe energetica elevata) e a pavimenti radianti è un metodo molto efficiente per climatizzare gli ambienti a patto che le operazioni di costruzione e soprattutto il sistema di scambio con il terreno (il dimensionamento) siano fatti a regola d'arte.

(Immagine tratta dal sito http://www.varcusitalia.it e rielaborata)

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