lunedì 18 aprile 2011

Lo stato della nazione

Naturalmente non mi metterò a parlare del nostro paese nel complesso sennò non la finisco più, ma soltanto di quanto riguarda i geologi liberi professionisti. Ho avuto la fortuna di aver la possibilità di partecipare al secondo forum nazionale dei geologi, tenutosi a Firenze il 21 Gennaio di quest'anno e ho così avuto modo di "tastare il polso" dei miei colleghi in generale. In questo momento di difficoltà per tutti, la categoria dei geologi liberi professionisti, che è legata particolarmente all'edilizia, è in crisi. Quello che più mi interessava, visto che la situazione è difficile per tutti, lo sappiamo, era vedere in che modo i vertici neo-eletti della categoria (il consiglio nazionale dei geologi) e i presenti in sala avessero in mente di affrontare queste difficoltà. La risposta a questa domanda è stata evidente fin dalle prime battute del forum, per quanto riguarda le politiche a livello nazionale, 

ma visto che non ci sono state obiezioni da nessuno credo che anche a livello locale si seguirà lo stesso esempio, si cercherà di ottenere più finanziamenti pubblici per intervenire soprattutto sui problemi del dissesto idrogeologico e per aumentare la sicurezza del patrimonio edilizio in caso di terremoto. Si cercherà di realizzare questo obiettivo collaborando attivamente con altri ordini "affini" (architetti e ingegneri principalmente) per far sentire le richieste a livello di governo nazionale e ottenere soldi, in poche parole. Un tale approccio al problema era quello che mi aspettavo, la reazione normale in tempi di difficoltà è di aggrapparsi con forza crescente alle uniche fonti sicure di reddito a disposizione (lo stato). Non dico che questo sia sbagliato ma è un po una reazione istintiva, che rassicura i membri con il messaggio: "aspettate che tra poco la pagnotta vi arriva dall'alto." Per come la vedo io piuttosto che aspettare la manna dal cielo preferisco agire per conto mio, senza affidare la mia sorte a qualcun'altro, magari tutti la pensassimo in questo modo invece di aspettare e sperare...

(immagine tratta dal sito http://www.comunechiaverano.to.it/)

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